Per non rimanere con l’amaro in bocca

D’accordo, il radicchio è indiscutibilmente, irrimediabilmente amaro e quasi tutti, da piccoli, lo odiavamo (nella top delle verdure più ostiche se la batteva con cavoli e cavolini vari, indivia, carciofi, ecc. ecc….). Tipica la scena in cui la nonna di turno tentava di rifilare al/la nipotino/a misteriose (e sospette) insalate, con la solita affermazione ‘Guarda che non è amara, è lattuga tenera tenera’, per poi beccarsi smorfie di profondo disgusto e disprezzo una volta inserita in bocca la prima forchettata -_-. Da qui l’idea di provare a ottenere un gusto più “rotondo” e meno aggressivo, senza privare il nostro povero, bistrattato ortaggio della sua personalità “di spicco”. Una specie di pesto-salsa di radicchio, con l’aggiunta di lievito, silk tofu e noci, per condire una pasta tipicamente ligure: i corzetti.

INGREDIENTI x due persone:

  • un cespo di radicchio di Chioggia
  • 160 g di corzetti (o altra pasta a piacere)
  • 4 noci
  • 1 C abbondante di silk tofu
  • 1 C di lievito alimentare in scaglie
  • 1 C di olio evo
  • sale e pepe qb

Far saltare per 5 minuti circa in padella il radicchio tagliato a striscioline, aggiungendo un po’ d’acqua di cottura della pasta per evitare di usare troppo olio, ottenendo quindi una salsa più leggera. Salare e pepare a piacere. Terminata la cottura, frullare al minipimer il radicchio con le noci, il silk tofu (quello morbido, per intendersi :-)) e il lievito. Una volta scolata la pasta, ripassarla in padella con la salsa ottenuta.

Ascolto del giorno: l’album scaricabile gratuitamente che Stefano ha scritto in treno con il suo iPhone durante i lunghi viaggi estivi 🙂

Ciao ciao!

NdC