Zup-pa-pa zup-pa-pa…

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Passano le ore, i giorni, i mesi… e di Cabrini e della Rossa Cantante si perdono le tracce. Siate indulgenti; oltre che musicanti, siamo animali affetti da una terribile malattia: stiamo parlando della curiosità congenita, che ci rende molto difficile dedicarci con costanza settimanale all’impegno del blog. Ci saranno perciò fasi alterne, ma sappiate che in questi mesi si sono accavallati e si accavalleranno epiche colonne sonore, appassionati studi naturalistico-neurologici, cantate notturne con un inedito Cabrini al pianoforte, gite a 2000m in Carnia, giochi sfrenati su altalene isolate, ecc. ecc. Di tutto ciò, però, l’evento più degno di rilevanza è sicuramente il nostro ingresso nella Società Montanara come coppia di “ballerini” (ma “ini”…) di lissssio. Più che un debutto in pista, un “Mi butto in pista”. Sì, perché in Carnia il lisssio è quello vero, in cui le fisarmoniche cantano che è un piacere e l’unico ingrediente veramente necessario è il sorriso, che sia quello spensierato di un bimbo sdentato intento a schivare i piedoni dei grandi o quello, altrettanto sincero (e altrettanto sdentato), di un arzillo novantenne. In mezzo stanno giovani e meno giovani, camicie a quadri, alluci malmessi, guance rubiconde, aliti al tritolo e teste che girano. Roba per stomaci forti. Per sostenere la spesa energetica, ovviamente, il carburante a base di polenta e “tai di vin” si rivela imprescindibile.
Insomma… Siamo tornati! Ora tirate giù quello scettico sopracciglio alzato, aprite i vostri cuori, concedeteci benevolenza e magnanimità e osservate con quale eleganza (felpa grigia e pile in tinta ne sono la prova lampante) e leggiadria voliamo sulle note di un valzer carnico DOC.
Ma ciancio alle bande. Ecco a voi una velocissima e corroborante zuppetta del rientro, ottimo antidoto per le anime attanagliate dalla nostalgia delle zucchine dell’orto.
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INGREDIENTI x 2 persone:

  • 1/2 Kg di zucchine fresche
  • i fiori delle suddette
  • 1 manciata di pinoli
  • 1/2 c di curry
  • 1 pizzico di pepe
  • 2 C d’olio evo
  • acqua e sale qb

Dopo averle lavate e private del fiore, tagliare a dadini le zucchine, rosolarle in pentolino con un cucchiaio d’olio per 2-3 minuti e coprirle a filo con l’acqua. Portare a ebollizione e far cuocere ancora per 7-8 minuti, aggiungendo curry e sale. Intanto privare i fiori del pistillo e tagliarli a striscioline, poi saltarli in padella per 2-3 minuti con il restante cucchiaio d’olio salando e pepando a piacere. A cottura delle zucchine ultimata, toglierle dal fuoco e frullare con il Minipimer. Tostare i pinoli in una padella antiaderente per un paio di minuti, girando continuamente in modo che non si brucino. Versare la zuppa in tazze o piatti fondi, guarnendo con i fiori saltati e i pinoli.
ImmagineCiao ciao!

NdC

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INGREDIENTS (serves 2):

  • 1/2 kg of fresh zucchini with their flowers
  • 1 handful of pine nuts
  • 1/2 teaspoon of curry powder
  • 1 pinch of pepper
  • 2 tablespoons extra virgin olive oil
  • water and salt to taste

After separating the flowers, wash zucchini and dice. Sauté in a pan with a tablespoon of olive oil for 2-3 minutes, then cover with a little water. Bring to a boil and cook for 7-8 minutes, adding curry powder and salt. Meanwhile, deprive the flowers of the pistil and cut into strips, then fry in a pan for 2-3 minutes with the remaining tablespoon of olive oil, salt and pepper to taste. When zucchini are cooked, remove from heat and blend with the Minipimer. Toast the pine nuts in a pan until they emit their aroma. Pour the soup in cups and garnish with flowers and pine nuts.

Musicisti da Bis(cotto)!

Un anno di blog e ci siamo resi conto di aver trascurato un argomento di fondamentale importanza: la colazione! Fonti scientifiche asseriscono che tale pasto debba fornire almeno il 20% del fabbisogno calorico giornaliero. A casa Cabrini si fa di meglio: quello che dovrebbe essere un inizio di giornata leggero ed energizzante si tramuta, il più delle volte, in un banchetto luculliano, dopo il quale i due musicanti si alzano da tavola con la leggiadria di una balenottera azzurra in un acquario per tartarughine. Ma cominciamo dal principio: sabato sera, carichissimi dopo un bel concerto all’Audiodrome di Moncalieri…

…gli Almost 3 sono stati ospiti per la notte a casa Farina Volante (ndr: non si tratta di un noto marchio di prodotti bio, bensì della famiglia più figa, ospitale e divertente d’Oltrepò, che consta di un uomo, una donna e due felini assolutamente irresistibili). Ecco: qui entra in gioco la Colazione Perfetta; sì, perché a casa Farina Volante non puoi che svegliarti con la vista sui mille colori delle colline torinesi, un gatto da sprimacciare e una tavola imbandita di cose di questo genere…

La marmellata è talmente a km 0 che alla nostra ospite (nda: poi ci spiegherete perché in italiano abbiamo 25 aggettivi per definire uno stato d’animo, ma un solo termine per definire “ospitato” e “ospitante”) è bastato uscire in giardino per procurarsi le materie prime. La crostata che vedete stagliarsi sullo sfondo, invece, preparata con maestria sempre da lei (pure in procinto di partire per Roma, oltretutto!), è decisamente l’incarnazione della Colazione Perfetta. Non potevamo quindi non fornirvi le istruzioni per realizzare questa meraviglia.

Per la frolla Michela ha usato la nostra ricetta prediletta, che trovate qui.
INGREDIENTI per la crema:

  • 250 ml di latte di riso
  • 20 g di farina di riso
  • 30 g di zucchero di canna
  • la scorza grattugiata di un limone bio
  • un pizzico di vaniglia in polvere

Mescolare in un pentolino gli ingredienti secchi, aggiungere a filo il latte di riso, mettere sul fuoco e cuocere a fuoco lento fin quando la crema non si sarà addensata.
Dopo aver preparato la frolla, adagiarla su una teglia, bucherellarne il fondo, coprire con dei fagioli secchi e cuocere per circa un quarto d’ora a 200°C. Aggiungere la crema, guarnire con una manciata abbondante di mirtilli, rimettere in forno e cuocere ancora per circa 5 minuti, controllando la doratura.

Qualora invece preferiste dei biscotti (ne dubitiamo fortemente, visto che in 4 siamo riusciti a spazzolare l’intera crostata nel giro di 5 ore), aggiungiamo gli ultimi arrivati in casa Cabrini, ottenuti modificando una ricetta di Sara (fonte inesauribile di spunti culinari). La preparazione è di una semplicità incredibile e i biscotti danno una soddisfazione immensa. Visto che questo è il post dei ringraziamenti, non può mancare quello a Greta, nostra pusher per l’occasione di una farina macinata da lei in casa in cambio di un po’ di lievito madre (strani giri, a casa Cabrini…).

INGREDIENTI:

  • 200 g di farina integrale di farro mista a farina integrale di grano tenero
  • 100 g di zucchero di canna
  • 50 g di fiocchi d’avena
  • 40 g di olio di semi di mais
  • 65 g di uvetta
  • 30 g di semi di girasole misti a semi di zucca
  • 1 c di cannella
  • 1 c di bicarbonato

Unire in una ciotola la farina, lo zucchero, i fiocchi d’avena, l’uvetta lavata e scolata, i semi, la cannella e il bicarbonato, amalgamando bene. Versare l’olio e impastare aggiungendo poca acqua tiepida alla volta, fino ad ottenere un impasto morbido e un po’ appiccicoso. Formare delle palline e disporle su una teglia rivestita di carta da forno, schiacciandole un po’ con il palmo della mano. Cuocere per circa 20 minuti a 180°C.

Ascolto del giorno: Almost 3 playing Conte :-).

Ciao ciao!
NdC
  INGREDIENTS FOR BREAKFAST COOKIES:

 

  • 200 g wholemeal spelt flour mixed with whole-wheat flour
  • 100 g of brown sugar
  • 50 g of oat flakes
  • 40 g of corn oil
  • 65 g of raisins, washed and drained
  • 30 g of sunflower seeds mixed with pumpkin seeds
  • 3/4 tsp cinnamon
  • 3/4 tsp bicarbonate

Combine in a bowl the flour, sugar, oatmeal, raisins, seeds, cinnamon and baking soda, mixing well. Add the oil and knead, adding a little warm water at a time until the dough is soft and a bit sticky. Shape into balls and place on a baking sheet lined with parchment paper, pressing them a bit with the palm of the hand. Bake for about 20 minutes at 180 ° C.

America’s cups

Può capitare che Cabrini, sfogliando virtualmente riviste digitali (si trova bene, ma ancora soffre per non potersi leccare il dito tra una pagina e l’altra), se ne esca fuori con: -Dai, domattina proviamo le cups e i tablespoons!-.
!!!
Dopo oltre due anni di vita insieme, la Rossa Cantante scopre gli scheletri nelsecondocassettopartendodall’alto del mobile della cucina. Da qui l’impellente necessità di testare questi simpatici aggeggini con una ricetta really anglosaxon.
A venire in soccorso ai nostri eroi è LEI. Astro nascente della cucina vegan, vincitrice del programma “Cupcake Wars” e donna dall’intramontabile sorriso a 83 denti (niente paura: tra un’inquadratura e l’altra abbiamo notato una lieve variazione nell’inclinazione del lembo sinistro del labbro superiore). Dunque… Pancakes per tutti! Per chi non avesse i suddetti aggeggini, ecco un utilissimo link per la conversione delle dosi.

INGREDIENTI x 2 persone:

  • 1 cup di farina 00
  • 1 tablespoon di lievito in polvere bio
  • 1/2 teaspoon di sale
  • 1/4 di teaspoon di cannella in polvere
  • 3/4 di cup (meglio scarsi, per mantenere la consistenza meno liquida) di acqua
  • 3 tablespoons di sciroppo d’acero, più altro per guarnire
  • frutta a piacere (fichi, frutti di bosco, mirtilli…)
  • olio di mais bio

In una terrina mescolare farina, lievito, sale e cannella. In un altro recipiente miscelare acqua e sciroppo e versarli nella terrina con gli ingredienti solidi. Amalgamare il tutto con una frusta. Ungere una padella antiaderente e versare 1/4 di cup per ogni pancake. Girare quando sulla superficie appariranno delle bollicine e cuocere l’altro lato per circa 1 minuto. Servire con frutta a piacere, aggiungendo eventualmente qualche goccia di sciroppo d’acero.

INGREDIENTS (serves 2):

  • 1 cup all-purpose flour
  • 1 tablespoon baking powder
  • 1/2 teaspoon salt
  • 1/4 teaspoon ground cinnamon
  • 3/4 cup water
  • 3 tablespoons maple syrup, plus extra for serving
  • fresh fruit
  • corn oil

In a large bowl, whisk together flour, baking powder, salt and cinnamon. In a separate small bowl, whisk together water and maple syrup. Add the liquid to the flour mixture and whisk until just combined. Lightly oil a large nonstick skillet and heat over medium-high heat. For each pancake, pour 1/4 cup of batter onto the skillet. When small bubbles appear in the center of the pancake, it’s time to flip it. Let it cook on the other side until lightly browned, about 1 minute. Serve pancakes with fresh fruit and maple syrup.

Ascolto del giorno: Muse

Ciao ciao!
NdC

Miss Mayonesis, sora Pasta Madre e Ivo Deters

Chi fa da sè fa per 3. In che senso? Nel senso che in casa Cabrini la settimana si è svolta all’insegna dell’autoproduzione, con 3 punti cardine che riassumeremo per la gioia del palato, del pulito e del pelato (che non c’entra niente, ma mancava la terza rima). Apriamo le danze con la prima protagonista del post:  Miss Mayonesis di Mandorle. Per mesi Cabrini e la Rossa Cantante, vedendo sugli scaffali delle librerie il libro “Cucina vegana” di Simone Salvini, avevano storto il naso, relegandolo tra  quei manuali di altacucinaperpochiradicalchic tutti fumo e niente arrosto (di seitan, ovvio!). Ebbene: a incrinare tale incrollabile convinzione nel giro di 8 millisecondi è bastato l’assaggio di una cremina “Salvini-style” portata da un componente del GenoVEGas, più convincente di qualsiasi campagna pubblicitaria. Dalle papille gustative in estasi alle pupille in cerca dell’agognato libro, il giorno dopo, il passo è stato breve. La prima foto che ha aumentato la salivazione dopo l’acquisto è stata quella della maionese a base di latte di mandorle. Non slurposa… Di più! Piccolo problema: le dosi erano per un vasetto e mezzo abbondante. Il rischio d’indigestione, vista la bontà, era imminente. E’ venuta in soccorso dei nostri eroi Cinzia, altra componente del GenoVEGas che si è gentilmente prestata a fare da cavia. In una piazza assolata è avvenuto un losco baratto di barattoli: una maionese di mandorle per una marmellata alla rosa canina. Eccovi la ricetta di Simone…
INGREDIENTI:

  • 200 g di latte di mandorle al naturale (non zuccherato)
  • 220 g di olio di mais
  • 30 g di olio evo
  • succo di mezzo limone (25 ml)
  • 4 g di sale

Nel bicchiere del mixer a immersione, frullate per pochi secondi il latte di mandorla, il sale e il succo di limone. Unite i due tipi di olio e versate a filo nel bicchiere; emulsionate ancora in modo da far incorporare più aria possibile. Alla fine dell’operazione la maionese avrà assunto una consistenza spumosa e ferma. Lasciate riposare in frigo per un’oretta, prima di servire.
La seconda new entry è LEI:
Una tenera colonia di silenziosi e obbedienti pargoletti pronti a spingere gli impasti verso l’infinito e oltre. Bisogna dar loro una rinfrescata ogni tanto, fare il bagnetto se necessario e massaggiarli un po’, ma tutto sommato non danno più da fare di un pesce rosso o un tamagotchi. E’ servita un’accurata indagine in Rete per rintracciare lo spacciatore di pasta madre a cui ci siamo rivolti, ma ce l’abbiamo fatta. Date un’occhiata a questo sito, e d’ora in poi considerateci novelli pusher…
Ultima scoperta della settimana: chi è riuscito a moltiplicare i pani e i pesci, poi avrà necessitato di una doppia razione di detersivo per lavare i piatti. Cabrini si sta ancora esercitando con il pane (il pesce lo lascia sguazzare felice), ma col detersivo ce l’ha fatta! Non pienamente soddisfatto del primo risultato (si veda lo scorso post: buona resa nel lavare, ma si finisce per consumarne troppo), si è dato al “raddoppio del detersivo”, dopo l’illuminante lettura di “Saponi e detersivi naturali” di Liliana Paoletti. E stavolta c’è pure il video, a incastrarlo!

Ascolto del giorno: Giorgio Gaber.

Ciao ciao!

NdC

Simone Salvini’s mayonnaise INGREDIENTS:

 

  • 200 g unsweetened almond milk
  • 220 g of corn oil
  • 30 g of extra virgin olive oil
  • 25 ml lemon juice
  • 4 g of salt

In a measuring jug, blend for a few seconds almond milk, salt and lemon juice. Keep blending and add the two types of oil pouring them slowly into the jug; continue to emulsify, in order to incorporate air in the mixture. At the end of the operation the mayonnaise will be foamy and firm. Let stand in refrigerator for unless an hour before serving.