Ricette (con)vinci facile

-Ma sai che loro hanno un blog di cucina?-
-Oh, ho visto il vostro blog…!-
-L’altro giorno ho provato la vostra torta di nocciole. Ma non ne postate più altre?-

E’ quando ti trovi a rispondere all’inatteso entusiasmo di amici e nuove conoscenze bofonchiando con una faccia da ebete che “sì, in effetti è da un po’ che non lo aggiorniamo…”, che è giunta l’ora di riprendere in mano le redini della situazione. Data la quantità di giornate di pioggia susseguitesi da novembre a oggi, la tentazione di andare in letargo assieme ai post di “Note di cucina” murandosi in una comoda tana e ronfando ad libitum con la faccia affondata in una pucciosa marmotta c’è stata, beninteso; ma Cabrini, la Rossa Cantante e mr. Cello non hanno ceduto. Tra una conferenza di Latouche e un concerto last minute, la missione dei veg-musicanti procede a gonfie vele. Per non parlare delle cenette veg convinci-scettici… Qui qualche esempio di dolcezze “vincifacile”:
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Comunque, per non tediarvi troppo, ci concentreremo su due esperienze degne di nota:

1) Il primo concerto-baratto in quell’accogliente salotto che è “Cibi e libri“, biblio-gastronomia vegetariana nel cuore di Genova. Niente taglieri di salumi, e finalmente anche gli amici del gruppo d’acquisto vegano hanno riempito (ottimamente) le panze. Dal canto (♫♪) nostro siamo tornati a casa inzUppati d’acqua (pioveva. Stranissimo!) ma inzEppati di focaccette a lievitazione naturale. La soddisfazione di dire: “Mi guadagno il pane (le focaccette) suonando”… Vuoi mettere? Pucciate al mattino nel latte d’avena con la marmellata, poi… avrebbero svegliato dal letargo pure la marmotta.
2) L’acquisto del libro “Uno Cookbook“. Era tanto che non compravamo un libro di ricette, ma questo era davvero troppo invitante. Belli (e buoni) i piatti, belle le foto, bella la grafica, bellotutto.
Morale 1: siamo infognati nella fase “Questa la proviamo!”.
Morale 2: non possiamo non condividere con voi almeno una ricetta. Quindi partiremo con i grissini, fino a oggi grande lacuna nel nostro blog. Noi abbiamo fortunatamente dimezzato le dosi, e se siete in due vi consigliamo di fare lo stesso: il fatto che si dica “magro come un grissino” è da attribuire meramente all’aspetto del grissino, e non lenirà i vostri sensi di colpa una volta che ne avrete fatti fuori 40 nel giro di due ore.

Abbiamo sostituito i semi di sesamo con semi di girasole. Eccovi la ricetta tratta dal libro per 20 grissini:

  • 125 g di farina di farro integrale
  • 125 g di farina di farro bianca
  • 3 cucchiai di semi di girasole frullati in parte
  • 2 cucchiai di olio evo
  • 100 ml d’acqua
  • 1/2 cucchiaino di sale
  • 1 pizzico di bicarbonato

Versare gli ingredienti in una ciotola e mescolare con una forchetta, poi impastare fino a ottenere un impasto morbido ed elastico. Coprire l’impasto con pellicola e lasciarlo riposare per circa 30 minuti. Stendere l’impasto alto 1/2 cm e tagliare delle strisce larghe 2 cm e lunghe 12 cm. Con un pennello ungere leggermente le strisce, poi arrotolarle a spirale premendo i bordi sul pianale affinché non si srotolino. Sistemare i grissini su una teglia coperta di carta da forno e spennellarli nuovamente con l’olio. Cuocere a 180°C per circa 30 minuti (i nostri sono stati in forno per 35 minuti abbondanti). Far raffreddare i grissini prima di consumarli.
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Ascolto del giorno: Concerto Grass… pardon. Concerto Grosso. Occhio che sul palco c’è anche Cabrini!

Ciao ciao!
NdC

TVedo spenta…

E se per una volta vi spiattellassimo una ricetta esattamente com’era stata scritta sul libro da cui è stata tratta, senza sostituzioni/aberrazioni/rimestamenti/pentimentistradafacendo? Partiamo da un dato di fatto: casa Cabrini non possiede una TV. O meglio, l’apparecchio in sé esisterebbe, ma da quando Genova è stata dotata di un digitale terrestre i due ancora non si sono decisi a montare l’apposito decoder. E dire che Mamma-Cabrini ne aveva gentilmente fornito loro uno…
Niente. Da quel momento la TV ha assunto svariati ruoli, ma mai quello per cui era stata progettata: da oggetto di design a raccatta-polvere (ottimo tester per l’efficacia dei panni antistatici), da “specchiodellemiebrame” a oggetto di culto (volete mettere il potere evocativo dello schermo nero-ardesia, con quell’alone di mistero del “qualcosa sta per iniziare… Ma cosa?”?).

[piccola parentesi: mentre la Rossa Cantante scrive, Cabrini ha appena constatato di aver preparato un ottimo caffè senz’acqua…].

Morale della favola: l’unico rumore che turba la quiete di casa (a parte i baritonali amici senegalesi, che sono soliti conversare al telefono sotto la finestra dalle 6 di mattina alle 3 di notte :-)) è quello delle pagine dei nostri libri, alternate ai “click” della tastiera del computer. Quindi eccovi una ricetta dal libro “Biscotti al naturale” di Pasquale Boscarello, ed. Terra Nuova. Visto che si parla di pasticceria abbiamo deciso, per una volta, di tenere a bada la fantasia e seguire alla lettera il nostro guru.

INGREDIENTI x 15-20 palline:

  • 125 g di farina di farro
  • 75 g di farina di castagne
  • 25 g di cocco grattugiato
  • 50 g di malto di mais
  • 40 ml di olio di mais
  • 9 g di lievito per dolci
  • 1 pizzico di vaniglia in polvere
  • 1 pizzico di sale
  • 100 ml di acqua tiepida

Mettere in un recipiente gli ingredienti asciutti. Mettere in un boccale il malto e l’olio, versare il composto sugli ingredienti asciutti, poi aggiungere l’acqua e amalgamare il tutto. Infarinare il piano di lavoro e lavorare l’impasto fino a ottenere un panetto morbido ed elastico. Prelevare dal panetto tanti pezzetti e ricavarne delle palline, sistemandole poi su una teglia rivestita di carta da forno. Cuocere in forno a 180-200°C per 15-18′.

Ascolto del giorno: Almost 3-Cry me a river :-).

Ciao ciao!
NdC

INGREDIENTS (for 15-20 small balls):

 

  • 125 g spelt flour
  • 75 g chestnut flour
  • 25 g grated coconut
  • 50 g corn malt
  • 40 ml corn oil
  • 9 g baking powder
  • 1 pinch vanilla powder
  • 1 pinch salt
  • 100 ml warm water

In a large bowl, whisk together the dry ingredients. In a separate bowl whisk together malt and oil; pour the mixture over the dry ingredients, then add water and mix well. Flour the work surface and knead until athedough is smooth and elastic. Take the dough and cut small pieces; shape them into small balls, then store the balls on a baking sheet lined with baking paper. Bake at 180-200 ° C for 15-18 ‘.

Ti lascio un(a) calZone

E’ iniziato il dicembre dei viaggi (meglio spostamenti) per tanti concerti. Guide notturne, nebbioni, treni presi senza prese, soundcheck infiniti e caffettini multipli all’Autogrill quasiSantoSubito. Due trottole che rimbalzano in lungo e largo. Felici ogni tanto di incontrarsi e “scontrarsi” in qualche punto della penisola per poter suonare insieme. Vita da Almost 3. Vita da musicisti e da foodbloggers in perenne movimento. Scrittura da viaggio, di quella portatile e un po’ take away. Quando “diventa” un lusso poter coccolarsi a casa, fare le foto fèscion o progettare una ricetta golosa, ma tranquilli: cisiamoabituati. Dove eravamo rimasti? Ah, la ricetta! Prima di rivelarvela abbiamo pensato di scrivere un itinerario dei nostri concerti di questo mese. Magari qualcuno di voi riesce a partecipare :-). Per info contattateci o date un’occhiata alle nostre pagine Facebook.

07 dicembre Flavia – Blue Dolls Show – Busca (CN)
08 dicembre Flavia/Stefano – Almost 3 – Fiumaretta (SP)
10 dicembre Stefano – Pivio&Aldo de Scalzi – Noirfest Courmayeur (AO)
10 dicembre Flavia- Blue Dolls Show – Crescentino (VC)
11 dicembre Flavia – The Sixters – Parma
15 dicembre Flavia – Blue Dolls Show – Sangano (TO)
16 dicembre Flavia – Blue Dolls Show – Castellone (CR)
16 dicembre Stefano – GnuQuartet/Neri Marcorè Genova
17 dicembre Flavia – The Sixters – Firenze
17 dicembre Stefano – GnuQuartet/Neri Marcorè Genova
20 dicembre Stefano – GnuQuartet/Gino Paoli and friends – Genova
31 dicembre Stefano – GnuQuartet – La Claque – Genova
02 gennaio Flavia/Stefano – Almost 3 – Sestriere (TO)
03 gennaio Flavia/Stefano – Almost 3 – Cesana (TO)

Accorrete!!!!

INGREDIENTI x 2/3 persone:

  • 250 g di farina di farro integrale
  • 1/4 di bicchiere di olio
  • acqua tiepida
  • un pizzico di bicarbonato
  • 1/2 cucchiaino di sale
  • 1 finocchio
  • 150 g di seitan
  • una dozzina di olive verdi
  • sale, pepe e origano cubì

La ricetta per l’impasto di questi cassoni romagnoli è una leccornia di Claudia, che ci ha letteralmente aperto un mondo :-D. Irresistibili!
Dare vita alla “piadina” impastando la farina, l’olio, un pizzico di sale e tanta acqua quanto basta per avere un impasto morbido. Per il ripieno per cui abbiamo optato, preparare il trito con finocchio, seitan e olive, facendolo ‘andare’ in un filo d’olio per una decina di minuti. Salare, pepare e profumare con l’origano. Domenica, replicando la ricetta, ci siamo sbizzarriti in una “farcia” di cavolo rosso, seitan e patate. Dunque… Largo alla fantasia! Salare, pepare e profumare con l’origano. Dividere l’impasto delle piadine in due parti uguali, meglio simili dai 😉 e stenderle sino a ottenere due dischi. Sistemare la farcia su una metà del disco e richiudere, formando un bel calzone (“cassone”, come Claudia ci insegna ;-)). Sigillare bene i bordi “forchettando”. Cuocere in una padella antiaderente ben calda 3 minuti per lato. Creano dipendenza!!!!

Ciao ciao!

NdC

Lo Sbarazzo per Gastronauti

Se c’è una certezza, nella nostra cucina, è che ogni 3-4 giorni si rivela necessaria una ricetta ‘svuotafrigoliberitutti’. Farro, riso, polenta, miglio (e chipiunehapiunemetta) si fanno sempre in doppia-tripla quantità, con la conseguente sfida “riassemblamento”. Ecco così aggirarsi in the kitchen forme “aliene” degne dei venusiani di David Icke, nella fattispecie: polpette di ogni foggia, hambuger, snack, torte e sformati, tutti rigorosamente improvvisati a partire da reliquie di pasti che furono. Stavolta, bisogna ammetterlo, ci siamo impegnati davvero poco, ma i nostri amici ortaggi erano talmente variopinti e fotogenici da meritare comunque un post.

Ecco gli INGREDIENTI (dei veri e propri evergreen, sulla nostra tavola):

  • Zucca mantovana bio a fette (assolutamente da mangiare anche la buccia!) cotta al forno (30 minuti a 200°), condita con un filo d’olio evo, rosmarino, tamari, sale e pepe
  • Dadolata di porri e carote al forno (20 minuti a 200°)
  • Farro lessato condito con lievito alimentare in scaglie e olio evo
Come da copione Almost 3, piatto semplice ma che crea dipendenza!
Ascolto del giorno: Philip Glass.
Ciao ciao!
NdC

Un piatto da Re(cupero)!

Come sempre le migliori ricette sono quelle frutto dei “remix” di ingredienti che già si hanno in casa; la soddisfazione è doppia: gustarsi delle prelibatezze inaspettate ed essere orgogliosi per la propria operazione di “riciclo” :-). Colonna sonora di questa ricetta in mano a un quartetto d’ortaggi d’eccezione: una carota, due zucchine, una manciata di bietole e la parte più verde di un porro (sì, proprio lei… Quella che il fruttivendolo guarda sempre perplesso chiedendo: -La tolgo io o lo fate a casa?-). L’attore principale è il Farro Bollito (che, in caso di necessità, può essere prontamente sostituito da Riso Integrale o Orzo Perlato), e, come colpo di scena finale… Un pizzico di zafferano! Comparse: 1C d’olio evo, sale qb, qualche foglia di basilico e un po’ d’acqua.

Trama: dopo aver lavato le verdure, tagliarle a pezzettini e farle cuocere con poca acqua salata in una pentola, aggiungendo a fine cottura (circa 15 minuti) il pizzico di zafferano. Frullare le sole verdure con un minipimer, aggiungendo a piacere un po’ d’acqua di cottura. Il risultato dev’essere comunque una crema molto densa. Condire il farro con la crema, unendo il basilico e un filo d’olio.

Ascolto consigliato: Anja Garbarek

 

Ciao ciao!

NdC