Questo è un blog di cucina. Di musicucina, se proprio vogliamo essere puntigliosi. Però concedetecelo: mesi a leggere articoli, rivedere stralci di conferenze online, ANSimare di fronte agli aggiornamenti ANSA per le sorti del Paese, interrogarsi su chi meritasse ancora un briciolo di fiducia e… Signore e Signori, siamo di nuovo qui. Allo stesso, identico, surreale, deprimente, maleodorante punto di prima. Incredibile. C’è chi parla di golpe e golpettini, chi rimpalla la golp… pardon, la colpa all’altro e chi a forza di citare giaguari ha finito per fondare uno zoo, invece che un partito. Sta di fatto che, tanto per restare in tema naturalistico, il lupo perde il pelo ma non il vizio (qualcuno perde i capelli, per la verità, ma tanto per quelli ci sono implantologia e attaccature posticce disegnate ad arte).
In attesa dell’elezione del nuovo (…) Presidente del Consiglio, noi abbiamo trovato un’unica soluzione alternativa all’emigrazione forzata: consolarci con le golpette. Buon appetito, Italia.
INGREDIENTI x 3-4 persone:
- 200 g di piselli già cotti
- 3 pomodori secchi sott’olio
- 2 patate di medie dimensioni cotte al vapore o bollite
- 2 C di lievito alimentare in scaglie
- 1 C scarso di curry
- 2 C di maizena
- 1 C di olio evo
- 1 C di prezzemolo tritato
- pangrattato qb
- sale qb
Unire in una ciotola piselli, pomodori secchi, patate, lievito, curry, maizena, olio e prezzemolo e frullare. Aggiustare di sale e aggiungere pangrattato finché l’impasto non sarà morbido ma facilmente modellabile, quindi non troppo appiccicoso. Rivestire una teglia di carta da forno e formare delle polpette delle dimensioni di palline da ping-pong, facendole rotolare tra i palmi delle mani. Passarle nel pangrattato e disporle sulla teglia, schiacciandole leggermente con il palmo della mano. Cuocere in forno a 200°C per 20 minuti circa.
Se poi vi sentiste già abbastanza “oppressi” dalla situazione politica, potete sempre evitare di schiacciarle e fare così…
Ascolto del giorno: Giorgio Gaber
Ciao ciao!
NdC