Una zucchina non fa primavera

-Flavia, com’è che  si inseriscono le faccine nei commenti?-

Dopo l’ultima telefonata questo post lo ha vinto, honoris causa, la nonna della Rossa Cantante. Classe 1931, nata in un fiabesco paesino di montagna, emancipata per natura; di quelle che, quando si uccideva il maiale, piangevano a dirotto per giorni e cercavano di ribellarsi nonostante la fame (quella vera). A Natale decidiamo di regalarle nientepopodimeno che un computer. Ricevute poche istruzioni di base su come pilotare l’ordigno in questione, dopo essere stata rassicurata sul fatto che attualmente non esiste una combinazione di tasti in grado di provocare l’autodistruzione immediata del suddetto “coso” ed essere inciampata un paio di volte in siti di scambisti, nonna Velia ha lasciato a bocca aperta tutti. Dopo una settimana usava Facebook meglio di una teenager dei Parioli, si godeva i concerti dei 2Cellos su YouTube e cercava ricette di cucina naturale su Google. Il suo ragù è a base di soia, legge articoli di attualità online e, grazie alla rete, non perde un aggiornamento delle nipoti lontane. Perché la curiosità non ha età, è semplicemente un modus vivendi. Dunque, per voi e per tutte le nonne vegetariane sintonizzate, ecco una semplicissima, ottima insalata primaverile (ma ‘sta primavera voi l’avete vista? Noi no…) di lenticchie e sedano.

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INGREDIENTI x 2 persone:

  • 250 g circa di lenticchie precedentemente cotte o conservate al naturale
  • 4 gambi di sedano
  • le foglie tenere del sedano
  • 1 zucchina piccola tagliata a dadini
  • 1 manciata di capperi dissalati
  • 1 manciata di olive taggiasche sminuzzate
  • cavolo cappuccio, lattughino e radicchio tagliati finemente
  • 1 C di tamari
  • 1 C scarso di succo di limone
  • 2 C di olio evo
  • sale qb

Attenzione al procedimento, complicatissimo: mescolare tutti gli ingredienti.
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Ascolto del giorno: The Piano Guys

Ciao ciao!
NdC

flag_uk  INGREDIENTS (serves 2):

 

  • 250 g of previously cooked lentils
  • 4 stalks of celery
  • the tender leaves of celery
  • 1 small zucchini, diced
  • 1 handful of capers
  • 1 handful of chopped black olives
  • red cabbage, lettuce and radicchio finely chopped
  • 1 tbsp tamari
  • 1 tbsp lemon juice
  • 2 tbsp extra virgin olive oil
  • salt to taste

Soooo difficult… Mix all the ingredients! 😀

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Una mela al forno non toglie il seitan di torno

Veganizzare le ricette è uno dei nostri sport preferiti, e Cabrini non perde mai l’occasione di scovarne di nuove nei momenti più impensabili della giornata. Avete presente l’irrefrenabile propensione degli uomini a portarsi le riviste in bagno? Ecco. Almeno noi abbiamo risolto il problema dell’ingombro da portariviste incastrato tra lavatrice e bidet. Basta un comodo e moderno tablet e, donne, renderete il vostro compagno felice e realizzato senza più polvere accumulata e slaloom tra i sanitari. L’offerta di pubblicazioni online, inoltre, è smisuratamente ampia, e si adegua perfettamente ai desideri dei clienti più esigenti. Cucina cinese, thailandese, indonesiana, burundiana, tuvaiana… niente avrà più segreti per voi. E quando dal bagno udirete un grido di vittoria, non pensate male: il vostro compagno avrà semplicemente scovato la Ricetta Perfetta per il pranzo domenicale.
arrosto di seitan per cucina naturale

INGREDIENTI x 4 persone:

  • 4 etti di seitan, diviso in due tocchi grandi
  • 3 mele gala
  • 2 patate dolci
  • 4 cucchiai di olio evo
  • sale e pepe qb

Accendere il forno a 220°C. Sbucciare le mele e le patate e tagliare le mele in quarti e le patate a fettine dello spessore di circa 1 cm. Oliare una padella con due cucchiai d’olio e arrostire il seitan per una decina di minuti (5 per lato), salando e pepando. Sistemare le patate e le mele su una teglia di vetro abbastanza capiente e condirle con il restante olio, sale e pepe. Posizionare i due tocchi di seitan al centro e infornare per circa 25 minuti, controllando che l’arrosto non si secchi troppo.
arrosto di seitan3arrosto di seitan2Ascolto del giorno: Seitarn 3

Ciao ciao!
NdC

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INGREDIENTS for seitan roast (serves 4):

 

  • 4 ounces of seitan, divided into two pieces
  • 3 apples
  • 2 sweet potatoes
  • 4 tablespoons extra virgin olive oil
  • salt and pepper to taste

Preheat oven to 220 ° C. Peel the apples and potatoes, cut apples into quarters and slice ​​potatoes. Grease a pan with two tablespoons of olive oil and roast the seitan for about ten minutes (5 on each side), salt and pepper. Place the potatoes and apples on a baking sheet and garnish with the remaining oil, salt and pepper. Place the two pieces of seitan in the center and bake for about 25 minutes, checking that the meat does not dry out too much.

Tor(ti)no subito!

Coff coff… Avete presente il classico “La dieta la comincio da lunedì”? Ecco. Traslate questa eccellente filosofia di vita sul blog di due musicanti (ancora) travolti da uno tsunami di note da scrivere/editare/cantare/suonare e otterrete la ricetta per un ottimo BFP (Blogger Fallito Perfetto). Riassunto in poche righe degli ultimi 4 mesi (O.O): Cabrini ha scritto la colonna sonora per…ehm…i… 2 Soliti Idioti (ecco: l’abbiamo detto e ci siamo tolti un peso), evitando accuratamente di andare poi a vederlo al cinema; ha poi conosciuto di persona e fatto l’autografo nientepopodimenoche ai Muse (!!!) e scritto varie orchestrazioni per Sanremo, e ora giace sul divano inerte come un gelato di soia sciolto al sole. La Rossa Cantante, dopo aver scoperto la sua reincarnazione in una foto degli anni ’40 (vedasi la figura a destra che guarda con occhi languidi il Trio Lescano)…
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è stata contattata dal regista di “Outing – fidanzati per sbaglio” per scrivere insieme al gelato sciolto due canzoni poprockettareparaculemanontroppo per il film (una per i titoli di testa e di coda, l’altra sotto una scena romanticonastrappabudella). Ci perdonerete? Vi ricorderete ancora di noi? Boh, noi ci proviamo. Abbiamo più volte recuperato in extremis la nostra eroica pasta madre, possiamo riuscirci anche con il blog :-). Eccovi un semplicissimo ma superappetitoso tortino di riso Venere con crema di fave:
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INGREDIENTI x 2 persone:

  • 140 g di riso Venere
  • fave secche spezzate decorticate
  • una manciata di nocciole
  • sale e pepe
  • olio evo
  • prezzemolo

Mettere in una pentola le fave (la quantità è a piacere, perché per la ricetta ne servono ben poche; vi consigliamo di cuocerne di più e usarle in varie preparazioni), coprirle con acqua fredda e farle cuocere finché non si disferanno facilmente con una forchetta, ottendendo una purea della densità desiderata. Intanto cuocere il riso Venere secondo i tempi indicati sulla confezione. Far tostare le nocciole in padella antiaderente o in forno finché non sprigioneranno tutto il loro aroma e tritarle leggermente al coltello. Condire il riso con poco olio e comporre i tortini utilizzando un coppapasta e coprendo con la purea di fave precedentemente salata e pepata. Guarnire con la granella di nocciole, un filo d’olio e prezzemolo tritato.
ImmagineAscolto del giorno: Woodkid

Ciao ciao!
NdC

flag_uk     INGREDIENTS (serves 2):

  • 140 g of Venus rice
  • 2 handfuls of dried fava beans
  • a handful of hazelnuts
  • salt and pepper
  • extra virgin olive oil
  • parsley

Cook the favas and the Venus rice as indicated on the packages. Toast the hazelnuts in a pan or in the oven until they emit their aroma and chop with a knife. Season the rice with a little oil, put the rice into two pastry rings and cover with the mashed beans previously salted and peppered. Remove the pastry rings and garnish with the chopped hazelnuts, a little olive oil and chopped parsley.

Zucconi

ore 9:13
-Amore, allora torni a casa oggi?-
-Sì, anche se c’è un tempaccio… Speriamo bene per i treni.-

ore 17:30, Stazione SMN, Fi
-Il mio Intercity ha appena 210 minuti di ritardo… Che faccio, parto lo stesso?-
-Non so… Forse è meglio se rimandi a domani.-
-Non sia mai. Parto.-
Quando le Rosse Cantanti si mettono in testa una cosa, meglio assecondarle.

ore 22:36, Stazione Principe, Ge
Operazione “Recupero-BB”. Un ectoplasma dai capelli rossi e l’aria smunta e contrita si materializza sul binario 12.
-Dai che andiamo a casa… E’ tutto finito.-
L’ectoplasma è ammutolito  per le 2 ore trascorse nella stazione di Pisa a lanciare briciole ad agguerritissimi piccioni prossimi all’ibernazione.
-Su, ora andiamo a casa e ti fai una bella dormita. Pensa che avevo anche comprato due biglietti per il concerto su “Stageit” di Ingrid Michaelson. Sai quel sito online di cui ti avevo parlato, in cui gli artisti si esibiscono in miniset acustici direttamente dalle loro camerette? C’era scritto stasera alle 8, ma non l’hanno trasmesso. Pazienza. Tanto non saremmo stati insieme.-
-Mannaggia ai ritardi! E da dove veniva trasmesso?-
-Da New York, ovviamente!-
-…-
-Che c’è?-
-…Ovviamente avrai considerato le 6 ore di fuso orario…-
-…Ops. Aspetta che controllo. –
-Quindi, facendo un rapido calcolo… Il concerto è alle 2 di stanotte.-

Ore 1:54, letto di casa Cabrini.
Lei è sepolta sotto una coltre di coperte (spunta solo la parte superiore del cranio), lui finge di leggere un libro di ricette vegan australiane ma dorme da un’ora appoggiato alla testiera del letto, con la bavetta che pende pericolosamente sulla fronte di lei. Suona la sveglia.
-Amore…?-
-Mncijrenfrrrjjj.-
-Amore… sono le due. C’è il concerto di Ingrid!-
-Ol otnes ad ottos el etrepoc-
-Va bene, amore. Io accendo il computer.-

“I just want to be ok, be ok, be ok I just want to be ok today”


…intona Ingrid spensierata, accompagnandosi con il suo fido Ukulele. 350 persone connesse da tutto il mondo twittano a ripetizione commenti e battute, mettendo a dura prova la già scarsissima attenzione dei nostri due eroi. BB riemerge per un attimo dalla coltre di coperte, bofonchia qualcosa sulla camicia a quadri di Ingrid, dopodiché collassa definitivamente (salvo sostenere, in seguito, di aver recepito perfettamente tale sfumatura timbrica in tale canzone al tale minuto del live).
Cabrini, ormai rimasto solo, si sveglierà solo alle 4 con il Mac in grembo, accorgendosi che tutto ciò che aveva creduto di udire dal secondo pezzo in poi era accaduto solo nei suoi sogni (ecco spiegato perché per un attimo Ingrid indossava un costume giallo da Teletubbie e intonava “La Cumparsita”).
Detto questo… Ecco a voi i bocconcini di zucca su crema di tofu, ottimo aperitivo leggero e stuzzicante.
Con questa ricetta partecipiamo al photo finish a “Salutiamoci“, che questo mese è ospitato dal blog “La via macrobiotica“. Ingrediente del mese è la zucca, immancabile sulla nostra tavola.

INGREDIENTI x 2 persone:

  • 1 panetto da 200 g di tofu al naturale
  • una fetta di zucca Delica bio
  • 1 bustina di zafferano bio
  • alga Dulse in fiocchi
  • olio evo
  • sale marino integrale

Sminuzzare finemente il tofu e farlo saltare in padella con un filo d’olio. Dopo pochi minuti aggiungere lo zafferano sciolto in 3 cucchiai di acqua calda, salare e far ritirare il liquido. Frullare a crema il tofu con un minipimer, aggiungendo un filo d’olio ed eventualmente poca acqua calda per far emulsionare meglio la crema e darle la giusta consistenza. Tagliare a cubetti la zucca e cuocerla per 5 minuti al vapore. Servire adagiando i cubetti su un letto di crema dopo averli salati e guarnire il piatto con qualche fiocco d’alga Dulse. La crema avanzata sarà ottima da spalmare su dei crostini.

Ascolto del giorno: Ingrid Michaelson – “The chain”.

Ciao ciao!
NdC

flag_uk  INGREDIENTS for vegan pumpkin appetizer (serves 2):

 

  • 200 g of natural tofu
  • a slice of Delica pumpkin
  • 1 sachet of saffron powder
  • 1 tablespoon of Dulse seaweed flakes
  • extra virgin olive oil
  • salt

Finely chop the tofu and cook in a pan with a little olive oil. After a few minutes add the saffron dissolved in 3 tablespoons of hot water, add salt and cook until water evaporates. Blend tofu with a blender, adding a little olive oil, salt and a little warm water to emulsify the cream and give her the right consistency. Dice the pumpkin and steam for 5 minutes. Serve putting cubes on a bed of cream and garnishing with Dulse seaweed flakes.

Musicisti da Bis(cotto)!

Un anno di blog e ci siamo resi conto di aver trascurato un argomento di fondamentale importanza: la colazione! Fonti scientifiche asseriscono che tale pasto debba fornire almeno il 20% del fabbisogno calorico giornaliero. A casa Cabrini si fa di meglio: quello che dovrebbe essere un inizio di giornata leggero ed energizzante si tramuta, il più delle volte, in un banchetto luculliano, dopo il quale i due musicanti si alzano da tavola con la leggiadria di una balenottera azzurra in un acquario per tartarughine. Ma cominciamo dal principio: sabato sera, carichissimi dopo un bel concerto all’Audiodrome di Moncalieri…

…gli Almost 3 sono stati ospiti per la notte a casa Farina Volante (ndr: non si tratta di un noto marchio di prodotti bio, bensì della famiglia più figa, ospitale e divertente d’Oltrepò, che consta di un uomo, una donna e due felini assolutamente irresistibili). Ecco: qui entra in gioco la Colazione Perfetta; sì, perché a casa Farina Volante non puoi che svegliarti con la vista sui mille colori delle colline torinesi, un gatto da sprimacciare e una tavola imbandita di cose di questo genere…

La marmellata è talmente a km 0 che alla nostra ospite (nda: poi ci spiegherete perché in italiano abbiamo 25 aggettivi per definire uno stato d’animo, ma un solo termine per definire “ospitato” e “ospitante”) è bastato uscire in giardino per procurarsi le materie prime. La crostata che vedete stagliarsi sullo sfondo, invece, preparata con maestria sempre da lei (pure in procinto di partire per Roma, oltretutto!), è decisamente l’incarnazione della Colazione Perfetta. Non potevamo quindi non fornirvi le istruzioni per realizzare questa meraviglia.

Per la frolla Michela ha usato la nostra ricetta prediletta, che trovate qui.
INGREDIENTI per la crema:

  • 250 ml di latte di riso
  • 20 g di farina di riso
  • 30 g di zucchero di canna
  • la scorza grattugiata di un limone bio
  • un pizzico di vaniglia in polvere

Mescolare in un pentolino gli ingredienti secchi, aggiungere a filo il latte di riso, mettere sul fuoco e cuocere a fuoco lento fin quando la crema non si sarà addensata.
Dopo aver preparato la frolla, adagiarla su una teglia, bucherellarne il fondo, coprire con dei fagioli secchi e cuocere per circa un quarto d’ora a 200°C. Aggiungere la crema, guarnire con una manciata abbondante di mirtilli, rimettere in forno e cuocere ancora per circa 5 minuti, controllando la doratura.

Qualora invece preferiste dei biscotti (ne dubitiamo fortemente, visto che in 4 siamo riusciti a spazzolare l’intera crostata nel giro di 5 ore), aggiungiamo gli ultimi arrivati in casa Cabrini, ottenuti modificando una ricetta di Sara (fonte inesauribile di spunti culinari). La preparazione è di una semplicità incredibile e i biscotti danno una soddisfazione immensa. Visto che questo è il post dei ringraziamenti, non può mancare quello a Greta, nostra pusher per l’occasione di una farina macinata da lei in casa in cambio di un po’ di lievito madre (strani giri, a casa Cabrini…).

INGREDIENTI:

  • 200 g di farina integrale di farro mista a farina integrale di grano tenero
  • 100 g di zucchero di canna
  • 50 g di fiocchi d’avena
  • 40 g di olio di semi di mais
  • 65 g di uvetta
  • 30 g di semi di girasole misti a semi di zucca
  • 1 c di cannella
  • 1 c di bicarbonato

Unire in una ciotola la farina, lo zucchero, i fiocchi d’avena, l’uvetta lavata e scolata, i semi, la cannella e il bicarbonato, amalgamando bene. Versare l’olio e impastare aggiungendo poca acqua tiepida alla volta, fino ad ottenere un impasto morbido e un po’ appiccicoso. Formare delle palline e disporle su una teglia rivestita di carta da forno, schiacciandole un po’ con il palmo della mano. Cuocere per circa 20 minuti a 180°C.

Ascolto del giorno: Almost 3 playing Conte :-).

Ciao ciao!
NdC
  INGREDIENTS FOR BREAKFAST COOKIES:

 

  • 200 g wholemeal spelt flour mixed with whole-wheat flour
  • 100 g of brown sugar
  • 50 g of oat flakes
  • 40 g of corn oil
  • 65 g of raisins, washed and drained
  • 30 g of sunflower seeds mixed with pumpkin seeds
  • 3/4 tsp cinnamon
  • 3/4 tsp bicarbonate

Combine in a bowl the flour, sugar, oatmeal, raisins, seeds, cinnamon and baking soda, mixing well. Add the oil and knead, adding a little warm water at a time until the dough is soft and a bit sticky. Shape into balls and place on a baking sheet lined with parchment paper, pressing them a bit with the palm of the hand. Bake for about 20 minutes at 180 ° C.

Il primo annivegsario!

Rullo di tamburi, gioia e tripudio per…

IL PRIMO ANNO DI “NOTE DI CUCINA”!!!!!!!!!!

Vogliamo festeggiare con voi condividendo l’elenco dei criteri di ricerca più “singolari” (ma assolutamente reali) che hanno portato visitatori al nostro blog (fonte: sezione “Statistiche” di WordPress). Ma prima… Grazie di cuore a tutti voi, che avete così pazientemente sopportato picchi di demenzialità come questo:

La vegtorta di compleanno umana.

Per info sulla candelina, cliccare qui.

Passiamo ora ai criteri di ricerca:

pancetta come collante sociale
donne in trattore
claudio cabrini cantante
voulez vous patè avec moi
cassone per trattore agricolo
note di caco
mattone doppio uni prezzo
ricette migliore di frittata al wurstel per i bambini di 4 anni
avvelenamento biscotti
patente trattore
togliere la terra dai mattoni di tofu
immagini trattorini per giardino
bacche allucinogene
fresca di arcangelo michelle
la verza mi gonfia
allucinogeno naturale
torte con pietre
signore a trattore
inferriata stile 500
la polpa del caco dolce con il cucchiaino e lei non si fa acchiappare…
super freezer fiocchetti 140 l
mani in pasta quanto basta
maestro tira le orecchie
i venusiani
ricette dolci con il tic
intossicazione con lievito madre
capra per trattori
audrey naso rosso
claudio gioè a che ora arriva a bologna oggi?
sacra sindone

And the winner is…

北海道?

Ciao ciao!
NdC

Tanta sfoglia di lei

02-11-2012

Mentre Cabrini, rigido come una libreria Ivar, porta a termine un lavoro di scrittura di proporzioni epiche (a Natale… su tutti i grandi schermi!), la Rossa Cantante si reca a casa Scioccananda per una pratica yogica mattutina tra amici. Tra loro c’è anche Samantha, ideatrice dello splendido sito LaboratorioVeg, grande fonte d’ispirazione per vegaspiranti e vegesperti. Saranno le campane tibetane, sarà la tisana delle 11.30, ma BB torna a casa con un surplus di energia a costo zero. Dopo un rapido pranzo, quindi, si lancia in cucina sfornando muffins alla zucca come se non ci fosse un domani, farcendoli con la crema alla carruba avanzata dalla sera precedente.

Terminata l’operazione, spunta l’illuminazione:

– stracchino veg (scovato su LaboratorioVeg proprio la sera prima) + sfoglia sottile = VEGFOCACCIA DI RECCO!

Santa Samantha vien da Zena! Sotto con lo stracchino, dunque. Riportiamo la ricetta così come l’abbiamo trovata sul sito.

INGREDIENTI:

  • 450 ml di latte di soia
  • 8 C di farina di riso
  • 4 C di amido di mais
  • 5 c rasi di panna di soia
  • 8 c di succo di limone
  • 8 C di yogurt di soia
  • sale qb

In un pentolino sciogliere nel latte di soia la farina di riso e l’amido di mais, mescolando sempre con una frusta per non creare grumi. Aggiungere la panna di soia e il succo di limone e aggiustare di sale (2 pizzichi o più). Lasciar cuocere mescolando con la frusta affinché non si attacchi. Quando si ottiene la consistenza dello stracchino, togliere dalla fiamma e aggiungere lo yogurt. Lasciar raffreddare leggermente in un contenitore e mettere in frigo per almeno mezz’ora. Ovviamente più viene lasciato in frigo più la consistenza sarà compatta.

Strepitoso! Quindi… Vai con la focaccia di Recco!

INGREDIENTI:

  • 300 g di farina 00
  • 3 C di olio evo + altro per la teglia
  • 150 ml di acqua tiepida
  • sale
  • stracchino vegan

Setacciare la farina sul tavolo, fare la fontana e mettere l’olio, un cucchiaino scarso di sale e l’acqua. Impastare fino a ottenere un panetto omogeneo e dividerlo in due filoncini. Coprirli con un panno e far riposare per un’ora. Stendere con il mattarello due sfoglie sottilissime, sollevando la pasta e aiutandosi a tirarla con i pugni. Posizionare la prima sfoglia su una teglia unta d’olio lasciandola debordare. Spalmare il Vegstracchino sulla sfoglia e posizionarvi sopra l’altra delicatamente. Richiudere i bordi, spennellare la superficie con un po’ d’olio e praticarvi dei tagli con un coltello appuntito. Far cuocere in forno a 250 °C per 15-20 minuti. Una sola parola… Commovente!

Per i commenti ” a caldo”… vedasi qui:

Ascolto del giorno: “Tanta sf…voglia di lei” 😀

Ciao ciao!
NdC

INGREDIENTS for “stracchino” vegan soft cheese:

 

  • 450 ml of soy milk
  • 8 tbsp rice flour
  • 4 tbsp cornstarch
  • 5 tsp soy cream
  • 8 tsp lemon juice
  • 8 tbsp soy yogurt
  • salt to taste

In a small saucepan, put soy milk, rice flour and cornstarch, stirring constantly with a whisk. Add the soy cream and lemon juice and season with salt (two pinches or more). Allow to cook, stirring regularly. When you get the consistency of soft cheese (Italian “Stracchino”), remove from the heat and add the yogurt. Leave cheese to cool in a container and refrigerate the mixture for at least half an hour.

INGREDIENTS for Italian “Focaccia (flat bread) di Recco”:

  • 300 g all-purpose flour
  • 3 tbsp extra virgin olive oil + more, to grease the pan
  • 150 ml of warm water
  • 1/2 tsp salt
  • vegan soft cheese (Stracchino)

Sift the flour, make a well in the middle of the flour and pour in the water, oil and salt. Knead until you have a smooth dough and divide it into two parts. Cover them with a cloth and let stand for one hour, then roll them into two thin sheets. Place the first sheet on a greased baking pan. Spread the vegan soft cheese on the pastry and place the other sheet over filling. Trim and fold under edges, then brush the surface with oil and pierce the surface many times, with a sharp knife. Bake at 250 ° C for 15-20 minutes.

Naturalmente pasticci(o)ni

Come forse molti di voi sanno, casa Cabrini ha un vero pallino per la cosiddetta “pasticceria naturale”. E’ giunto quindi il momento di darne una definizione più accurata.
Dicesi “Pasticceria Naturale” quel processo di assemblaggio selvaggio di ingredienti ontologicamente incapaci di convivere l’uno con l’altro a causa dell’assenza intrinseca di leganti, zuccheri raffinati e derivati animali, al fine di ottenere sfavillanti dolcetti et similia dal sapore confortante.

Qualche secolo fa un’enciclopedia l’avrebbe senza dubbio citata sotto la voce “pratiche alchemiche”. Eppure ancora oggi i seguaci di tale disciplina sono tanti, anche tra voi bloggers/lettori, e la loro devozione è seconda solo a quella dei più incalliti Scientologists. Ebbene: la Rossa Cantante è definitivamente finita nel tunnel. La prova? Di ritorno da un’intensissima settimana di prove e concerti, col volto segnato da occhiaie da orsetto lavatore e crampi ai polpacci post-taccoselvaggiodaconcerto, la ragazza decide di snobbare il letto e lanciarsi nell’ennesima sperimentazione culinaria. Perché il lettore comprenda a fondo il significato di tale pratica, esponiamo brevemente le fasi cui va incontro l’aspirante chef naturale:
Invasamento iniziale e delirio d’onnipotenza; ricerca degli ingredienti previsti dalla ricetta prescelta e senso di frustrazione nello scoprire che la metà di essi non è presente in dispensa (né tantomeno nelllo scrauso supermarket a due passi da casa); sostituzione scientificamanontroppo delle materie prime mancanti; inizio della procedura; scoramento in fase di assemblaggio: l’impasto non sta insieme, il sudore riga la fronte, i bicipiti si contraggono nel tentativo di generare una pressione sufficiente (si attestano casi di sincope da sforzo prolungato); fase di autoconvincimento: il malefico composto non riuscirà a sconfiggere il nostro eroe; MIRACOLO; constatazione estatica del miracolo; cottura e relativa ansia da prestazione; assaggio, ebbrezza e rilassamento finale. La ricetta? Eccola!

INGREDIENTI per 4 persone:

Per l’impasto:

  • 250 g di farina di kamut (sarebbe meglio limitarne l’uso, ma era in dispensa da un po’ -_-)
  • 60 ml di olio di mais
  • 60 g di sciroppo di mais
  • 70 ml di acqua tiepida
  • 10 g di lievito bio in polvere al cremortartaro
  • 1 pizzico di sale
  • 1/2 c di cannella

Per il ripieno:

  • 2 mele medio-piccole tagliate a listarelle e frantumate
  • 1 pizzico di sale
  • 1 pizzico di cannella
  • 1 c di succo di limone
  • 1 C di sciroppo d’agave
  • 30 g di uvetta lavata e scolata
  • 15 g di granella di mandorle

Per il lucido: sciroppo di mais e acqua calda in rapporto 3:1

Mescolare in una ciotola farina, lievito, sale e cannella. Miscelare in un altro recipiente l’olio e lo sciroppo e unirli agli ingredienti asciutti assieme all’acqua. Impastare sul piano di lavoro fino a ottenere un panetto omogeneo. Coprire con un panno e lasciar riposare per almeno mezz’ora. Mescolare in una ciotola mele, mandorle, uvetta, cannella, sale, sciroppo d’agave e succo di limone. Impastare nuovamente per 1/2 minuti il panetto sul piano infarinato e stendere con il mattarello una sfoglia sottile. Tagliare con una rotella dentata dei quadrati di circa 8 cm di lato e spennellarne i bordi con il lucido. Disporre al centro 1 cucchiaino di ripieno e chiudere i pasticcini, saldando i bordi con la punta della forchetta. Spennellarli ulteriormente con un po’ di lucido. Cuocere in una teglia rivestita di carta da forno a 200°C per circa 17 minuti.

INGREDIENTS (serves 4): 

 

For the pastry:

  • 250 g of kamut flour
  • 60 ml of corn oil
  • 60 g of corn syrup
  • 70 ml of lukewarm water
  • 10 g of baking powder
  • 1 pinch of salt
  • 1/2 teaspoon cinnamon

For the filling:

  • 2 medium-sized apples, grated
  • 1 pinch of salt
  • 1 pinch of cinnamon
  • 1 teaspoon lemon juice
  • 1 tbsp agave syrup
  • 30 g of raisins, washed and drained
  • 15 g of chopped almonds

Remaining ingredients:

  • 3 teaspoons corn syrup
  • 1 teaspoon hot water

Mix in a bowl flour, baking powder, salt and cinnamon. Mix in another bowl the oil, syrup and water and add them to the dry ingredients. Dough on the work surface until you have a smooth dough. Cover with a towel and let it rest for at least half an hour. Mix in a bowl apples, almonds, raisins, cinnamon, salt, agave syrup and lemon juice. Knead the dough for 1/2 minutes on a floured surface and roll out a thin sheet. With a toothed wheel, cut squares with sides lengthened by 8 cm. Mix corn syrup and hot water, then brush the edges with the mixture. Place 1 teaspoon of filling in the center and close, sealing the edges with the tip of a fork. Brush the cookies with the corn syrup/water mixture. Bake in a baking sheet covered with baking paper at 200 ° C for about 17 minutes.

Un nuovo tipo di collante!

Accade talvolta che Cabrini e BB, verso le undici di sera, siano colti da pseudo-folgorazioni riguardo a sperimentazioni culinarie in stile “saltonelbuiosenzaparacadute”. Ancora non è ben chiaro se il fattaccio sia dovuto a sostanze occulte presenti nei quintali di zucca che i due tendono a consumare in questo periodo; fatto sta che l’ideona di ieri sera è stata:

-Perché non proviamo a imitare la Mozzarisella o la Spalmarisella?-

Per chi non lo sapesse, si tratta di due prodotti in commercio golosi quanto basta ma non esattamente “anticrisi” :-/. Ecco com’è andata:

Dopo aver letto gli ingredienti e tentato improponibili calcoli per riprodurre le giuste proporzioni, i due hanno optato per il metodo della nonna: no bilancina, no cups, no tablespoons, ma il caro, vecchio “occhio”. Il procedimento è stato il seguente: far stracuocere 50 g di riso in acqua salata (è buona regola “sperimentare” a piccole dosi, onde evitare sprechi nel caso il risultato fosse un epic fail), scolarlo tenendo da parte l’acqua di cottura, frullarlo con 6 cucchiai di acqua di cottura, aggiungere un cucchiaio di succo di limone, un cucchiaino da tè di lievito alimentare in fiocchi e un cucchiaio di olio di semi bio. A questo punto aggiustare di sale, rimettere in un pentolino, scaldare bene e aggiungere 1 g di agar agar in polvere sciolto in due cucchiai di acqua. Oliare una ciotolina, versarvi il composto, lasciarlo raffreddare e metterlo in frigorifero.
Al mattino i due si sono svegliati con un entusiasmo degno di quello dei bimbi la mattina di Natale. La curiosità era tanta. Ci piacerebbe potervi dire che il risultato era perfetto, ma saremmo dei gigioni. La consistenza era Vinavil-style e l’agar agar, forse per l’eccessiva presenza di riso rispetto alla fase liquida, non aveva svolto il suo compito a dovere, lasciando il composto cremoso e non ben solidificato. Cabrini ha avuto persino il coraggio di dire: – Ma sai che spalmato sui crackers è buono?-. Solito inguaribile ottimista. Tuttavia non aveva tutti i torti. Il problema, infatti, non era il sapore, ma la consistenza. Due veri pionieri della cucina sperimentale, però, non si arrendono facilmente: MAI  cestinare qualcosa che possa tornare in qualche modo utile. Tranquilli: i due non hanno usato lo pseudo-formaggio per stuccare i buchi della casa, né hanno venduto il brevetto per le prossime scene di arrampicata sui muri di Spiderman. A venir loro incontro è stata un’ulteriore (stavolta meno fallimentare) illuminazione: Il mitico erbazzone di Sara! Ecco, quindi, la soluzione definitiva: pasta dell’erbazzone e ripieno a base di avanzi e… formaggino Tincolla. Sì, perchè come ogni colla che si rispetti il nostro surrogato di nonsoche si è rivelato un legante incredibile… Altro che tofu! E il sapore del risultato finale era davvero da leccarsi i baffi (qui dovete abbassare il sopracciglio che state tenendo sollevato da quando avete iniziato a leggere il post e…fidarvi)! Quindi…

INGREDIENTI:
Per la pasta:

  • Farina di farro integrale
  • 1/2 bicchiere di olio evo
  • 1/2 bicchiere d’acqua
  • 1/2 cucchiaino di bicarbonato
  • una presa di sale

Per il ripieno:

  • zucca e broccoli romani cotti al vapore (circa mezzo broccolo di medie dimensioni e 5-6 fettine di zucca)
  • Formaggino “Tincolla”, ottenuto a partire da 50 g di riso
  • sale e pepe qb


Mettere in una ciotola l’acqua, l’olio, il bicarbonato e il sale. Aggiungere la farina poca alla volta, fino a ottenere un impasto sodo e omogeneo, non appiccicoso. Lavorare per qualche minuto l’impasto e lasciarlo riposare al fresco. Intanto schiacciare grossolanamente la zucca e i broccoli, aggiungere il formaggio Tincolla e amalgamare bene il composto, salando e pepando. Prendere l’impasto, dividerlo in due (una parte dev’essere leggermente più grande dell’altra) e stendere con il mattarello due sfoglie sottili. Adagiare la sfoglia di dimensioni maggiori su una teglia ricoperta di carta da forno, spalmarvi il ripieno e chiudere lo pseudo-erbazzone con l’altra sfoglia, arricciando poi i bordi. Cuocere in forno a 200 °C per 30-35 minuti.

Ascolto del giorno: Radio “Note di cucina” (puntata 3)
Ciao ciao!
NdC

One of the most important things, for vegetarians and vegans, is to use imagination. Yesterday, as we often do, we tried to make an experiment: rice cheese! Well… Sometimes something go wrong. The taste was good, but the consistence, very sticky, wasn’t the right one :-/. Could we throw it away? Not at all! It was a perfect binding agent to make a delicious filling for a pie! 🙂

INGREDIENTS for the “Sticky rice cheese ^ ^”:

  • 50 g of rice
  • salt
  • 1 tbsp lemon juice
  • 1 tbsp corn oil
  • 1 teaspoon nutritional yeast flakes
  • 1/4 teaspoon agar agar powder

Overcook the rice in salted water, drain and keep aside the cooking water. With the Minipimer, blend together rice, 6 tablespoons of cooking water,  lemon juice, nutritional yeast flakes and corn oil. Put the mixture in a saucepan, heat and add agar agar powder melted in 2 tablespoons of water. Pour the mixture in a small oiled bowl, let it cool and put it in the refrigerator.

INGREDIENTS for “Erbazzone” pie:

For the pastry:

  • Wholemeal spelt flour
  • 1/2 cup extra virgin olive oil
  • 1/2 cup of water
  • 1/2 teaspoon baking soda
  • a pinch of salt

For the filling:

  • pumpkin and broccoli, steamed (about half a medium-sized broccoli and 5-6 slices of pumpkin)
  • rice cheese
  • salt and pepper to taste

In a large bowl, mix the water, oil, baking soda and salt. Add the flour a little at a time until dough is firm and smooth, not sticky. Work the dough for a few minutes. Meanwhile, crush the pumpkin and broccoli with a fork, add the “cheese” and mix well, seasoning with salt and pepper. Take the dough, divide it into two parts (one part should be a little bit  bigger than the other) and roll out two thin sheets. Put the wider sheet on a baking pan covered with parchment paper, spread the filling on it and cover with the other sheet, then curl the edges. Bake at 200 ° C for 30-35 minutes.

Presi in castagna

Con questa ricetta finalmente anche “Note di cucina” riesce a partecipare a “Salutiamoci“!!!

Ingrediente del mese d’ottobre sono le castagne. Aspettando di poter zampettare per i boschi delle alture liguri alla ricerca dei ricci, abbiamo optato per una scelta più “comoda”: la farina di castagne. Visto che siamo notoriamente golosi e che non la usiamo abitualmente nelle preparazioni salate (anche se qui a Zena c’è la tradizione delle trofie di farina di castagne al pesto), abbiamo ceduto alla tentazione di un dolcetto super-stagionale. Nel rispetto delle regole e delle nostre abitudini, le papille gustative saranno soddisfatte nonostante l’assenza di zucchero e di derivati animali.

INGREDIENTI (bio) x 2 crepes:

  • 1 caco maturo
  • 1 cucchiaino di succo di limone
  • una mela golden sbucciata e tagliata a dadini (200g circa)
  • 50 g di succo di mela concentrato
  • un pizzico di vaniglia in polvere
  • 1 g di agar agar
  • 100 g di farina di castagne
  • 1-2 cucchiai di olio evo
  • 180 ml di acqua circa
  • 1 pizzico di sale integrale
  • cacao amaro qb

Frullare la polpa del caco con il succo di limone e mettere da parte il composto in una ciotolina. Frullare la mela con il concentrato, la vaniglia e un pizzico di sale. Trasferire la crema in un pentolino e, una volta portata a ebollizione, aggiungere l’agar agar sciolto in pochissima acqua. Mantenere sul fuoco mescolando per 1-2 minuti. Trasferire la crema in una terrina e far raffreddare.
Setacciare la farina di castagne e aggiungervi poco alla volta l’olio e l’acqua, mescolando con la frusta fino a ottenere un composto omogeneo e senza grumi. Regolare la quantità di liquido, aggiungendo o togliendo un po’ d’acqua in base alla consistenza. Ungere con pochissimo olio evo una padella e cuocervi le crepes. Farcirle con la crema di mele, arrotolarle, tagliarle a metà e adagiarle sulla crema di cachi. Spolverizzare con cacao amaro a piacere.

Ascolto del giorno: RADIO “NOTE DI CUCINA”. Novità da non perdere :-D!

INGREDIENTS (serves 2)

 

  • 1 persimmon
  • 1 teaspoon lemon juice
  • 1 apple (about 200g), peeled and diced
  • 50 g of apple juice concentrate
  • a pinch of vanilla powder
  • 1 g of agar agar
  • 100 g of chestnut flour
  • 1-2 tablespoons extra virgin olive oil
  • 180 to 190 ml of water
  • 1 pinch of salt
  • cocoa powder to taste

Blend together the persimmon pulp and lemon juice and put the mixture in a small bowl. Blend together the apple, apple concentrate, vanilla and a pinch of salt. Transfer the cream into a saucepan and heat it until it comes to a boil.  Melt the agar agar it in a little bit of water, add it to the cream and keep heating for another 1-2 minutes. Transfer the cream into a bowl and let it cool. Sift the chestnut flour and gradually add oil and water, whisking until the mixture is smooth. Adjust the amount of liquid, adding or removing water. Grease a pan with a little bit of olive oil and cook the crepes. Fill with the apple cream, roll, cut in half and place them on the kaki cream. Sprinkle with cocoa powder.